Sindrome della Cauda, Vescica ed Alvo Neurologici, da Ernia del Disco L4/L5 Mediana Espulsa, Intervento

Nuovo caso di paralisi degli sfinteri, vescica ed alvo, in sindrome della cauda da ernia del disco L4/L5 mediana, espulsa, operata in data 23 marzo 2015.

Breve storia clinica. Paziente maschio giovane (M.M)

22 marzo 2015. Improvvisa sensazione di cedimento della gambe che fa immediatamente seguito ad un forte dolore a trafitta alla base della schiena.

Dopo circa 2-3 ore, intorpidimento dei glutei, della zona perineale e torpore agli arti inferiori.

23 marzo
– ore 8.00 circa, ultima minzione spontanea.

23 marzo. Operato per ernia discale espulsa in L4/L5 a circa trentasei ore dal manifestarsi dei primi sintomi.

03 Aprile
. Viene tolto il catetere a permanenza : il paziente urina con enorme sforzo e pressione sull’addome. Alvo paralitico , la defecazione avviene solo con aiuto manuale.

03 maggio . Ripresa della funzionalità di movimento del piede destro fino ad allora immobile (paretico).

22 luglio . Esame urodinamico: vescica di sensibilità esterocettiva ridotta e propiocettività conservata . Capacità e compliance ridotte. Assenza di contrazioni detrusionali involontarie. Presenza di fughe di urina sotto sforzo già in clinostasi e al volume di 200 ml di riempimento con tosse. Studio prssione-flusso : la fase minzionale si svolge esclusivamente per ponzamento. Svuotamento completo. CONCLUSIONI : vescica acontrattile e di bassa compliance .

29 luglio . Inizia autocateterismo, 5-6 al giorno, su prescrizione dell’urologo

03 agosto. Visita presso di me.

Neurologicamente il paziente presenta una Ipo-anestesia a sella asimmetrica con deficit completa per le radici sacrali a dx e ipoestesia marcata sulle stesse radici a sn. Non si rileva alcuna contrazione/motilità sullo sfintere anale esterno alla valutazione diretta, nè risposta evocata sulla via sensitiva pudendo-anale.

Inizia i trattamenti che avvegono in due sedute quotidiane, con tecniche di neuromodulazione ripolarizzante computerassistita ed elettrodi di superficie posti su T1O /T12 <—–> Radici sacrali > terminazioni pudendo. In data 4 agosto, Il paziente presenta un rialzo febbrile con brivido attribuibile a infezione delle vie urinarie che richiede trattamento con antibiotici . Anche in conseguenza di ciò, il paziente riprenderà il trattamento alla fine del mese di agosto.

31 agosto – primo giorno della seconda serie di trattamenti. Il paziente riferisce che appena rientrato a casa a iniziato a defecare spontanemante e in maniera pressochè fisiologica ogni mattina . Non riferisce ancora variazioni della sua condizione di ritensione di urina , ma inizia a sentire lo stimolo ad urinare. Il paziente durante questo periodo ha quotidianamnete praticato autocateterismo, che viene interrotto all’ingresso presso di noi, perchè riprende ad urinare spontanemante con iniziale discreta potenza del getto anche se riesce a svuotare con più difficoltà. All’ ultima mizione controlla con cateterismo il ristagno che riferisce essere sempre fisiologico, 40-50 ml.
A distanza di 40 gg il paziente, che ci informa periodicamente e con precisione sulla sua situazione clinica, riferisce quanto segue: sento bene, comunque sempre meglio lo stimolo ad urinare. La minzione è sempre più efficace almeno per tutta la prima parte e tuttavia per svuotare completamente ho ancora bisogno di un aiuto che ottengo con pressione addominale , tuttavia secondo me, sempre minore. Il ristagno che controllo con autocateterismo serale non è mai superiore a 40/50 ml. La funzione intestinale è pressochè regolare, quotidiana.

IL PAZIENTE PRATICA UNA AUTOVALUTAZIONE DI ALCUNI PARAMETRI CLINICI DI PARTICOLARE E SPECIALISTICO VALORE CLINICO, IN PARTICOLARE RELATIVAMENTE AL TONO E ALLA CONTRATTILITA’ DELLO SFINTERE ANALE ESTERNO, DEL RIFLESSO PUDENDO-ANALE E DELLA SENSIBILITA’ DELLE RADICI SACRALI.

In particolare ci conforta il fatto che il paziente confermi di rilevare oggi una certa attività tonica e fasica dello SAE. Inoltre può valutare una risposta contrattile anche alla stimolazione del glande, che è un indice pratico di funzionalità della via nervosa sensoriale pudendo-anale.

26.novembre 2015
. Il paziente mi scrive, riferendo con parole sue quella che è l’evoluzione del ” suo caso”.
Buonasera caro professore
mi scuso per non essermi fatto sentire prima, ma ero in attesa dellea risposta dei potenziali evocati del Pudendo e dei controoli sulla vescica che mi aveva consigliato di fare. Per quanto riguarda il resto, i miglioramneti ci sono anche se alcuni giorni sono più evidenti di altri:
. La motilità anale è migliorata molto e il movimento è eviente ad occhio nudo. Diciamo che su una scala da 1 a 30, il movimento è a 15.( inserendo il dito all’interno dell’ano sento la forza di contrazione abbastanza forte e molto più forte di quando l’abbiamo valutata l’ultima volta assieme).
. Per quanto riguarda l’evacuazione, ci sono giorni in cui riesco bene, altri in cui devo sforzarmi molto. Il fatto dipende dalla consistenza delle feci, che mi creano problemi non appena sospendo lassativi..
. Il riflesso pudendo anale è anch’esso migliorato anche se non di molto.. Il riflesso è visibile ad occhio nudo . Diciamo che su una scala da 1 a 30 è a 5.
. La funzione sessuale è quella che si è ripresa benissimo . Le erezioni sono forti e lunghe . Diciamo che sono tornato alla normalità al 98%( quindi sono come una volta). Il problema è che ho pochissima sensibilità solo sul bordo del glande e quindi non riesco a raggiungere l’orgasmo. Le eiaculazioni infatti avvengono solo di notte quando faccio i famosi sogni erotici. Il netto miglioramneto però c’è anche sotto questo aspetto, perchè già da un pò ho iniziato ad espellere liquido seminale anche abbondannte, cosa che prima non facevo (infatti isogni erano asciutti).
. La minzione purtroppo non è ulteriormente migliorata molto. Quando ho la vescica piena riesco ad urinare con meno sforzo di quanto ne faccio normalmente . Il catetetre non lo uso più da molto, neanche la sera per svuotare completamente la vescica, perchè riesco a farlo senza ristagno. I fenomeni di cistite non ce li ho più da mesi .
. La sensibilità sulle natiche e nella zona perineale è migliorata molto, ora la parte insensibile o meno sensibile si è ridotta a cira due centimetri da ambo i lati partendo dalla giunzione dei glutei andando verso destra e verso sinistra.
Spero di essere stato abbastanza descrittivo e spero di sentirla presto telefonicamente perchè cosi’ mi sento sempre più motivato ad affronatare questa brutta bestia che mi ha colpito. Quando ho i rsultati degli altri esami glieli invio e dopo ci potremo sentire .
La ringrazio tanto e l’abbraccio forte . Grazie di tutto