Ernia del disco intraforaminale in L5/S1, con sciatica paralizzante in operata (FBSS)

Note anamnestiche

Una donna di 58 anni è operata in ambiente neurochirurgico alla fine di marzo 2016, dopo che dal settembre aveva manifestato diversi episodi di lombosciatalgia, l’ultimo dei quali della fine di febbraio si era manifestato in maniera iperalgica e con importante deficit di forza sia per la flessione dorsale che per l’estensione del piede.
La RM del tratto lombare mostra ernia intraforaminale in L5/S1 a destra. (Vedi sotto)

1 giugno 2016
Giunge a visita a due mesi dall’intervento, lamentando dolore spiccato sempre in territorio sciatico, che non le consente di appoggiare il piede a terra.
Ad aggravare la situazione è presente un deficit della mobilità del piede stesso pressoché completa. Presenta inoltre una ipoanestesia in L5 e S1. La manovra di Lasègue è positiva ai minimi gradi di estensione della gamba sul bacino, per cui è impossibile allontanare la gamba dal piano del letto. Per la spiccata sintomatologia dolorosa la paziente è seguita fino ad ora da un centro universitario di terapia del dolore con massicce dosi di: antiepilettici e oppiacei (Lyrica; Targin, Twice + Duloxetina 60 ed è stata trattata con iniezioni epidurali). Segui..

13 giugno 2016

La paziente giunge oggi dopo il 3° trattamento. Il dolore si è molto ridotto e le consente una andatura solo modestamente antalgica: in scala valutazione soggettiva, la VAS oggi è pari a 4. Neurologicamente il Lasègue è passato da 0 a 45°; l’alterazione della sensibilità è rappresentata da una ipoestesia più sfumata, sempre in L5 e S1.

Il deficit motore

La riduzione del deficit motore è significativa. Nel caso della paziente con “sciatica paralizzante” esso è correlabile con la riduzione del dolore, come conseguenza della riduzione della risposta irritativa della radice, sostanzialmente in preda ad un processo infiammatorio. Se infatti escludiamo la “noxa distrattiva”, portando il piede della paziente passivamente in massima dorsiflessione, osserviamo come da questo momento, ella si oppone con molta forza al nostro tentativo di portare il piede in estensione: in sostanza  la positività della manovra di Lasègue a 0° gradi finisce per simulare una paresi.
Al prossimo controllo abbiamo in programma di iniziare lo svezzamento da farmaci.

17 giugno 016

Congiuntamente ad un ulteriore miglioramento del quadro neurologico, vista la nettissima ripresa del deficit motore, della Sensibilità in L5 e S1 e del Lasègue, il dolore si è ulteriormente ridotto. Iniziamo lo svezzamento da farmaci con riduzione di 2/3 del dosaggio di oppiacei e di 1/2 del dosaggio di Pregabalin.

29.06.
016

Giunge a controllo e ultimo trattamento

Sta assolutamente bene. Dolore assente. Neurologicamente: Lasègue negativo senza alterazioni della Sensibilità alla puntura di spillo. Nessun deficit motore in L5 e S1.
La paziente ha completato lo svezzamento da farmaci.
Ne consegue guarigione clinica. Farà ancora una settimana di convalescenza dopodiché potrà riprendere l’attività lavorativa.

28.09.2016

Da due mesi ha ripreso il lavoro che comporta ancora per qualche tempo carichi ridotti.
Neurologicamente negativa se si esclude sfumatissima ipoestesia in S1. Lasègue negativo.
Sintomatologia soggettiva: sporadica Lombalgia.
Non ha più fatto uso di antidolorifici.

28.11.2011

Rivedo la paziente in occasione di una richiesta di certificazione per uso personale.
Sta molto bene, vista la negatività del quadro neurologico e la completa assenza di dolore, ne consegue guarigione clinica.

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ernia del disco intraforaminale in L5/S1 a destra

ernia del disco intraforaminale in L5/S1 a destra

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