Radicolopatia S1 da focolaio cicatriziale in esiti di intervento per ernia disco L5/S1

Una donna di 50 anni con storia di pregressi episodi di lombosciatalgia, iniziati nei primi anni ottanta, è costretta all’intervento nel 2011, in quanto nel marzo del 2010 un episodio di lombosciatalgia coinvolge la gamba sinistra in maniera molto violenta e resistente ai trattamenti con cortisoni e Fans. E’ costretta a letto per 30 gg.

Marzo 2011 intervento di microdiscectomia per ernia discale L5/S1 presso Ospedali Riuniti di Bergamo.
Il dolore e i segni di sofferenza radicolare in territorio sciatico non scompaiono nè regrediscono, tantoché dopo una prima riduzione del dosaggio del Pregabalin (Lyrica), nel settembre dello stesso anno si torna al dosaggio di 300 mg/die.

2012 ad un anno dall’intervento, la Rm di controllo evidenzia una situazione di “fibrosi post-chirurgica”. Il neurologo che aveva consigliato l’intervento, fa diagnosi di neuropatia cronica e invia la pz. dall’anestesista, che le pratica 2 epidurali e sconsiglia ogni ulteriore intervento invasivo sulla colonna vertebrale.
Luglio 2012 la paziente si presenta a visita al mio studio, lamentando dolore urente continuo in territorio sciatico sn e a precisa distribuzione nel territorio radicolare di S1. Si associa netta alterazione della sensibilità alla puntura di spillo, tipo Ipoestesia su area disestesica.
Terapia inizia il trattamento di neuromodulazione a controllo software secondo uno specifico protocollo . Il trattamento verte ad una ripolarizzazione della radice di S1.

Eziopatogenesi delle radicolopatie da esiti fibrotici in rachide operato
Esse sono sostenute dalla formazione di un tessuto di riparazione che sviluppandosi in esubero nella breccia chirurgica, non fa altro che prendere lo spazio già occupato dal tessuto discale erniato e va nuovamente a confliggere con la radice nervosa, riproducendo una sintomatologia simile ma non uguale, a quella dell’ernia. Caratteristiche diverse e piuttosto tipiche assumono anche i quadri RM e Tc ai controlli longitudinalì, in relazione ai tempi di formazione della fibrosi, poiché il tessuto nel tempo si indurisce accentuando cosi l’effetto da briglia aderenziale.
NB E’comunemente accettato che qualsiasi revisione chirurgica di focalaio fibrotico-cicatriziale è non solo inutile ma dannosa.
Gennaio 2016 Evoluzione del caso da una descrizione autografa della paziente:
“dal luglio 2012 ad oggi i sintomi si sono progressivamente allentati. Fino dai primi trattamenti il dolore e bruciore si sono ridotti notevolmente e ho iniziato a ridurre il Lyrica.
A dicembre 2012 i sintomi della neuropatia erano molto ridotti e sono riuscita a ridurre Lyrica a 50 mg al di.
Dal febbraio 2013 sono passata ad una sola cps da 25 mg al di e dal marzo 2013 ho completamente sospeso il farmaco”.
Conclusioni. La pz. da due anni non presenta dolore in territorio sciatico. Ne consegue guarigione clinica.